Emma Dante

Emma Dante
"Ava essere surdu Dio e orbu, p'un trasiri nu me focu granni! Mi senti? Sugnu sulu! Ma sulu pibbieru!"

martedì 19 giugno 2007

Palermo, città di mare


Il mare, che bellezza! Per molti è un sogno, per altri il desiderio di tutta la stagione lavorativa, per i palermitani, invece, un mistero, anzi un incubo difficile da spiegare.
Oggi, infatti, raggiungere la bella spiaggia di Mondello per farsi un tuffo nel sempre (quasi) cristallino mare è un privilegio per pochi, pochissimi. Se non si hanno da investire almeno 500,00 euro per affittare la "capanna", ossia un loculo fatto di legno dove riescono ad accamparsi (ed a mangiare la pasta al forno, anzi "col forno") anche dieci famiglie, non è più possibile farsi un bagno. Certo rimane la vasca del proprio bagno, ma le pretese dei palermitani, noto popolo nobile, sono sempre più ambiziose...
Ah! Scusate, dimenticavo il tratto di spiaggia libera..... Circa trecento metri di rifiuti misti a granelli di sabbia per un milione di persone.... "Come siete umani" direbbe un noto personaggio della televisione (quando c'era la televisione...).
Qualche anno fa veniva lasciato un ampio (esageriamo!!!) tratto di spiaggia, la famosa battigia, lungo tutta la costa ancora oggi in concessione alla Società Italo-belga per consentire ai plebei, meglio proletari, insomma ai poveracci di andare al mare, ricordiamo il loro mare!
Letteralmente la battigia è la striscia di spiaggia lungo la quale salgono e si smorzano le onde. Non è il massimo, ma noi ci accontentavamo...
Ogni anno, però, questo mare dicevano che si mangiava la spiaggia, ed a furia di mangiare (ecco perchè si dice mare grosso...) sono rimaste solamente le cabine, magari erano anche raddoppiate queste cabine, ma la colpa era sempre sua, del mangione!
Oggi al mare non si può andare più, ma cosa più grave è che il mare non si vede più!!! Dov'è? non c'è, è nascosto, lo hanno nascosto! La gelateria, il panellaro, le cabine, le grate, la friggitoria, i chioschetti, le docce, il Charleston, il venditore di palloncini (il palloncinaro forse...). Questa sì che è natura!
Palermo, città a mare!